La cappa da cucina è utilissima per eliminare i fumi e i vapori che hanno origine durante la cottura dei cibi. In più, tale strumento consente di dissipare i cattivi odori e di evitare la formazione di strati di grasso e di unto: questi ultimi, con il passare del tempo, compromettono l’igiene del locale e, di conseguenza, anche la qualità degli alimenti.

Ma come funziona, esattamente, questo elettrodomestico? Devi sapere che esistono vari tipi di cappa da cucina, ciascuno caratterizzato da un determinato meccanismo. Sul mercato sono disponibili i modelli dei migliori brand, come Falmec, Asko e Smeg, che forniscono ottimi prodotti a prezzi convenienti. Prima dell’acquisto è indispensabile valutare una serie di parametri, tra cui la struttura, il design e le dimensioni dell’apparecchio.

Ad ogni modo, a seconda del sistema di purificazione dell’aria distinguiamo:

  1. cappe aspiranti;
  2. cappe filtranti;
  3. cappe miste.

Queste ultime, come potrai intuire, sono in grado sia di aspirare sia di filtrare i fumi di scarico. Di seguito affronteremo l’argomento in maniera più approfondita, chiarendo quale sia l’effettiva differenza tra le due categorie. In base a questa guida potrai scegliere la cappa più adatta, tenendo presente che in entrambe le circostanze un criterio fondamentale è la potenza.

Scopriamo insieme come funzionano le cappe da cucina.

Il funzionamento della cappa aspirante

Le cappe aspiranti sono di solito consigliate per le cucine più vaste: includono, infatti, un tubo che porta all’esterno, e possono richiedere dei lavori di muratura per l’installazione. In parole povere, i vapori vengono “risucchiati” attraverso un ventilatore elettrico, che li convoglia poi in un filtro e successivamente fuori dall’edificio, tramite un canale apposito.

La presenza dell’impianto filtrante si spiega con la necessità di immettere nell’ambiente aria pulita. Ogni singola parte del macchinario deve essere a norma di legge, compresa la canna fumaria che va sottoposta a regolare manutenzione. Questa tipologia di cappa è evidentemente più complessa, ma garantisce prestazioni elevate e, una volta montata, può durare moltissimi anni.

Come funzionano le cappe da cucina filtranti

Per quanto riguarda invece la cappa filtrante, anche in questo caso il nome è emblematico: lo strumento in questione possiede degli elementi che filtrano i vapori provenienti dal piano cottura. I fumi non vengono condotti all’esterno, bensì “restituiti” alla cucina sotto forma di aria pura.

Una cappa del genere è decisamente più piccola rispetto a quella aspirante, ma è altrettanto efficiente. Simili elettrodomestici sono preferiti da coloro che apprezzano le soluzioni di design, perché sono contraddistinti da forme molto più essenziali e minimaliste. C’è bisogno di un po’ di spazio in più se al dispositivo si aggiungono dei ventilatori ausiliari, o elettroventilatori, per migliorare ulteriormente le performances complessive.

Non dimenticare che le cappe filtranti possono avere diversi filtri. I più comuni sono quelli a carboni attivi e quelli antigrasso: i primi catturano gli odori sgradevoli che si liberano durante la preparazione degli alimenti, i secondi bloccano le particelle di grasso che rischiano di accumularsi nel motore.

I filtri a carboni attivi vanno cambiati piuttosto spesso, ogni 3 o 4 mesi circa. Quelli antigrasso possono essere semplicemente lavati se di metallo, sostituiti ogni mese se di carta.

Capacità di aspirazione e di filtraggio

Se stai pensando di comprare una cappa da cucina, considera che il suo funzionamento è influenzato anche da un altro fattore: la capacità di aspirazione o di filtraggio, in base ovviamente al tipo.

Con l’espressione “capacità di aspirazione” si indica la quantità di aria che viene prima assorbita e poi espulsa dal tubo di ora in ora: questo valore è misurato in mc/h, metri cubi all’ora. Ti suggeriamo un modello che aspiri almeno 400-450 mc/h, soprattutto se la stanza di destinazione è ampia. Parallelamente valuta anche la velocità di aspirazione, e ricorda che molte cappe possiedono un pulsante che ti permette di regolarla.

La potenza di filtraggio è uno standard proprio degli apparecchi filtranti, ed è facile da ricavare dall’etichetta energetica. Quest’ultima riporta la classe di efficienza, che va da A a G – rispettivamente il livello massimo e quello minimo. L’ideale sarebbe una cappa A, in grado di eliminare fino al 90% delle impurità dell’atmosfera.

Per una gestione smart della casa, una buona cappa è necessaria. Hai già dato un’occhiata ai migliori prodotti presenti in commercio? Eccellenti, ad esempio, sono le cappe Falmec, caratterizzate da un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ti aspettano offerte davvero vantaggiose!