La classe energetica degli elettrodomestici è un indicatore del consumo di energia elettrica di un apparecchio, che va da A (massima efficienza) a G (minima efficienza). Scegliere la classe energetica più adatta alle proprie esigenze può comportare un notevole risparmio in bolletta e una minore emissione di gas serra nell’ambiente.

In questo articolo vedremo come orientarsi tra le diverse classi energetiche, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna, quali sono le normative vigenti e come usufruire delle agevolazioni fiscali previste per gli interventi di risparmio energetico.

Cosa significa classe energetica

La classe energetica di un elettrodomestico è determinata dal suo indice di efficienza energetica (IEE), che si ottiene dividendo il consumo annuo di energia elettrica dell’apparecchio, espresso in kilowattora per anno (kWh/anno), per il consumo standard di riferimento, stabilito in base al tipo e alle dimensioni dell’apparecchio. Più basso è l’IEE, più alta è la classe energetica e viceversa. Ad esempio, una lavatrice con un consumo annuo di 150 kWh/anno e un consumo standard di riferimento di 200 kWh/anno ha un IEE pari a 0,75, che corrisponde alla classe A.

Le classi energetiche sono indicate sull’etichetta energetica, che deve essere obbligatoriamente apposta su tutti gli elettrodomestici in vendita nell’Unione Europea. L’etichetta energetica contiene anche altre informazioni utili al consumatore, come il consumo di acqua, la capacità, il rumore, le prestazioni e i simboli relativi alle funzioni specifiche dell’apparecchio. Ogni etichetta contiene inoltre un codice QR che rimanda al sito web dell’Eprel (European Product Database for Energy Labelling), dove si possono trovare informazioni aggiuntive sullo specifico modello di prodotto.

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Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle diverse classi energetiche

Scegliere la classe energetica più adatta alle proprie esigenze comporta dei vantaggi e degli svantaggi, che vanno valutati attentamente prima dell’acquisto. In generale, si può dire che:

  • Le classi energetiche più alte (da A a C) offrono un maggiore risparmio energetico e una minore emissione di gas serra, ma hanno un costo d’acquisto più elevato e richiedono una manutenzione più accurata. Inoltre, possono avere delle prestazioni inferiori rispetto ad altre classi per quanto riguarda il tempo di lavaggio o di asciugatura, la temperatura dell’acqua o la qualità del risultato finale.
  • Le classi energetiche più basse (da D a G) offrono un minor risparmio energetico e una maggiore emissione di gas serra, ma hanno un costo d’acquisto più basso e richiedono una manutenzione meno frequente. Inoltre, possono avere delle prestazioni superiori rispetto ad altre classi per quanto riguarda il tempo di lavaggio o di asciugatura, la temperatura dell’acqua o la qualità del risultato finale.

Per scegliere la classe energetica più adatta alle proprie esigenze bisogna quindi considerare diversi fattori, come il budget a disposizione, la frequenza e il tipo di uso dell’apparecchio, le dimensioni e le caratteristiche della casa, le abitudini e le preferenze personali. In generale, si consiglia di optare per le classi energetiche più alte possibili, in quanto garantiscono un maggior risparmio nel lungo periodo e una maggiore tutela dell’ambiente.

Quali sono le normative vigenti sulle classi energetiche

Le normative vigenti sulle classi energetiche sono stabilite dalla Commissione Europea e recepite dallo Stato italiano attraverso dei decreti ministeriali. Le normative hanno lo scopo di regolamentare l’etichettatura energetica degli elettrodomestici, al fine di garantire una maggiore trasparenza e informazione ai consumatori e di incentivare la produzione e il consumo di apparecchi più efficienti dal punto di vista energetico.

Come usufruire delle agevolazioni fiscali previste per gli interventi di risparmio energetico

Per usufruire delle agevolazioni fiscali sugli interventi di risparmio energetico negli edifici esistenti, i contribuenti possono detrarre una parte delle spese sostenute secondo quanto previsto dalla legislazione italiana.

In particolare, è possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto e l’installazione di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe A o superiore), nel limite massimo di 10.000 euro per immobile. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo e inserita nella dichiarazione dei redditi.

Per beneficiare delle detrazioni è necessario ottenere il visto di conformità e la certificazione energetica degli interventi realizzati. Si consiglia di rivolgersi a tecnici abilitati e di effettuare gli adempimenti correttamente per non incorrere nella perdita delle agevolazioni.

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